LE RICOGNIZIONI ARCHEOLOGICHE DI SUPERFICIE
Le ricognizioni archeologiche di superficie rappresentano il primo passo della ricerca archeologica.
Già Paolo Orsi ne aveva intuito l’efficacia: dai risultati di questo metodo d’indagine egli aveva ricavato le informazioni necessarie per individuare innumerevoli siti archeologici che, in seguito alle conseguenti campagne di scavo, hanno portato a importanti scoperte.
La ricerca di superficie si attua percorrendo una porzione di terreno precedentemente individuata, alla ricerca delle labili tracce che il tempo o le azioni dell’uomo non hanno ancora cancellato.
Un frammento di ceramica, di selce o di ossidiana, una piccola grotta scavata su una parete, una incisione su una pietra, una pietra scavata, possono raccontare molto sul passato e indirizzare un’azione di ricerca e di tutela.
La nostra associazione ha ricognito innumerevoli territori individuando, scoprendo e segnalando alla Soprintendenza archeologica numerose evidenze e luoghi a rischio.
Queste esperienze segnano, il più delle volte, momenti di apprendimento ma anche di grandi emozioni, contribuiscono a conoscere l’anima del territorio, scoprendo paesaggi, antichi sentieri e tracce del passaggio di chi ci ha preceduto e che ancora vivono in noi rendendoci quel che oggi noi siamo.