Grangia di Sant'Anna
Distrutta dal terremoto del 1783, la grancia è il punto di partenza dei molteplici tentativi di ricostruzione della storia del nostro paese. Infatti tutte le fonti fanno coincidere lo sviluppo di Montauro con la nascita del Monastero di sant'Anna, originariamente dedicato a san Giacomo. La data di costruzione della grancia, secondo alcuni storici, è antecedente a quella della realizzazione della certosa di Serra San Bruno. I primi documenti che la citano sono datati 1096, è sono l'atto con il quale il Conte Ruggero dei Normanni donava agli operai del monastero di Montauro, un mulino.
Il cambiamento del nome da San Giacomo a Sant'Anna probabilmente risale al 1400 quando il monastero ritornò sotto il controllo dei certosini. Verso la seconda metà del 1500, per difendersi dalle scorribande Arabe, il Monastero viene fortificato con delle mura altissime, ma alla fine del 1600 subisce le terribili invasioni Saracene. Nell'ultimo secolo della grancia ci fu un lento spopolamento dei casali in suo possedimento per via delle carestie e delle invasioni Saracene. Nel 1873, il 5 Febbraio, un violento sisma ,con epicentro a Soriano Calabro, distrusse completamente il monastero e ne interruppe bruscamente la sua attività Secolare.
Agli inizi del ‘500 la Grangia di S. Anna è composta dalla Chiesa di S. Anna, da un ‘palazzo’ ed alcuni edifici annessi. Le appartengono i terreni circostanti, fino alla costa, gestiti con vari tipi di contratti di affitto, le case e la piena giurisdizione spirituale delle chiese del territorio (S. Pantaleone in Montauro e S. Nicola a Gasperina).
Il territorio appartenente alla Grangia era segnato in alcuni punti con una croce ed una S impressi su rocce o sulle cortecce degli alberi.
Nel 1693 l’abate Pacichelli visita la Calabria e così descrive la Grangia di S. Anna : ‘Di là da Gasparina, e Montauro, Terre per dominio del Conte Rogerio possedute dalla Certosa, cennate, e vedute, siede in quella stessa parte montana Sant’Anna, dipendente nobil Grancia, chiusa di mura con ponte levatojo e porta di ferro in forma di Cittadella, comod’habitatione dè Regali Ministri nel lor passaggio, che in guisa di Giardini spande le Massarie’ .
Il territorio del Comune di Montauro le cui origini risalgono al VIII secolo d.C. e il cui nome è riscontrabile in molti monumenti greci e nelle parole "Oro Crusus", vale a dire, monte d’oro o del colore dell’oro.