Il sito archeologico di loc. Gomeno
Con il Progetto dell’ist. per Geometri, guidato dal preside Servello, che si è avvalso della collaborazione della Soprintendenza Archeologica nella persona della dott.ssa Aisa, oltre all’archeologa preistorica Tucci, sono state eseguite ricognizioni approfondite sul versante Nord dell’Ancinale, nell’area che va dal confine tra Satriano e Gagliato, lungo la strada provinciale e finisce al depuratore di Gagliato, oggi località Gomeno.
Come afferma lo stesso scrittore Ranieri, i confini territoriali attuali non coincidono con quelli antichi e la località “casteriuni” era tutta territorio di Satriano. L’area archeologica indagata definita “Gomeno”, è – di fatto – un’estensione di Casteriuni con le medesime caratteristiche orografiche.
La ricerca effettuata soltanto due anni fa, ha consentito di raccogliere 6 cassette di materiale ceramico anche di pregio, materiale che va dalla fine del VII (età protostorica) alla fine del IV sec. a.C., manufatti prodotti in magna grecia ma di fattura greca: anfore (massaliota) da trasporto (V-III sec. a.C.), anfora corinzia B, basamento di bacino (bacile), arule (piccoli altari per uso domestico), coppa ionica, Kilix, (coppa biansata) (prima metà IV sec.a C.), boccaglio di lekitos (contenitore per profumi), Skiphos (altra tipologia con anse sopraelevate rispetto all’orlo), piede di un cratere, peso da telaio, Pithoi.
Inoltre, è stata documentata la traccia di un imponente muro.
Il rinvenimento di oggetti miniaturistici e lo studio dell’area, ha consentito alla dott.ssa Aisa di ipotizzare la presenza di un santuario dove questi oggetti avevano funzione di ex voto.
L’area era una postazione di controllo della valle, Sito di controllo sulla direttrice che collegava la costa con l’entroterra e i traffici commerciali di pece, legname e altro.
Punto di confine tra le popolazioni indigene e i colonizzatori al tempo della fondazioni delle colonie Magnogreche.
Il centro fortificato visse fino al periodo ellenistico e decadde con l’arrivo dei romani che non avevano più alcuna necessità di difendersi.
Inoltre non bisogna dimenticare dei rinvenimenti numerosi in occasione degli sbancamenti della Str. Provinciale “Gagliato mare”. Il sito rimane purtroppo senza alcuna tutela e quindi soggetta a continui clandestinamenti.