La nascita del presidio

Cari amici, l’11 agosto scorso, nell’ambito della “Gionata dei mulini” è stato ufficializzata la presenza del nuovo presidio di Italia Nostra nel paese di Palermiti. Ho accettato con piacere l’invito a dare il mio contributo, mettendo a disposizione le mie competenze di antropologa e quelle di divulgatrice del patrimonio attraverso le attività di giornalista, di docente e di autrice RAI.  Abbiamo iniziato da poco, ma sono già stati realizzati alcuni progetti interessanti, con l’intento di valorizzare, tutelare e salvaguardare un territorio bellissimo e al contempo fragile e penalizzato da criticità che ne minano le potenzialità. 

Ecco un piccolo elenco di iniziative portate a termine nel corso dell’anno, con la collaborazione di altre associazioni locali, come Pro loco e Petra Lisa. 

“Così lontano così vicino” - conferenza con immagini per l’Università della terza età e Italia Nostra con focus su Palermiti

“La via dei mulini”  - escursione agli antichi mulini ad acqua nella valle Milo 

conferenza con la partecipazione di Giuliano Guido, storico dei mulini, reportage sull’argomento.

“Escursione agli insediamenti rupestri” con la partecipazione di esperti e studiosi

“Tutto il paese è mondo” 

Racconti da vedere nel centro storico di Palermiti

“Esercizi di Memoria”

Presentazione del progetto audiovisivo incentrato su Palermiti, dopo il successo al MART di Rovereto, oltre che far parte dell’Estate Palermitese, il progetto è stato presentato all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria

 

“Festa dei luminari, Falò dell’Immacolata”  - reportage di Calabria TV con Vittoria Camobreco

 

Ognuna di queste iniziative si configura, in verità, come l’inizio di un percorso creativo che può svilupparsi in progetti editoriali, lavori audiovisivi, programmi radiofonici, televisivi eccetera, contribuendo a consolidare attività comunitarie, puntando all’alto profilo delle iniziative culturali e alla collaborazione con professionisti autorevoli. 

Nell’anno in corso ci prefiggiamo di continuare le attività sul percorso tracciato. Con la messa in sicurezza degli insediamenti rupestri di grande interesse archeologico che saranno sottoposti a vincolo e, sul piano del patrimonio immateriale, con lo sviluppo ulteriore del progetto “Esercizi di memoria” che può concretizzarsi nella creazione di un database interattivo, custode del patrimonio culturale immateriale del nostro paese. 

Tra le criticità del territorio segnalo la presenza dell’imponente impianto eolico a pochi metri dall’abitato, che, letteralmente, taglia a fette il sole dalla mia finestra. Sul sito della società responsabile ERG si legge che è stato realizzato tenendo conto del “principio di sostenibilità atto a prevenire e minimizzare gli impatti paesaggistici e ambientali”, ma si tratta di 41 colossi rotanti, pale eoliche del tipo Aerogeneratore Nordex N90 e 2,50 MW per una potenza installata totale di 192,5 MW, nei comuni di Palermiti, Gasperina e Vallefiorita, interessando un’area di circa venti chilometri. Un intervento di impatto impressionante realizzato a partire dal 2003, del quale si sente pesantemente la presenza anche nel paese, che si trova al centro del vasto campo elettromagnetico dei tre comuni, soggetto a inquinamento acustico. L’operazione che porta a comuni industrializzati del nord l’elettricità qui prodotta, a Palermiti interessa un’area di grande interesse paesaggistico e faunistico, la storica foresta ad alto fusto, una zona di falde acquifere e fontanili, un laghetto, un megalito carico di leggenda come la “petra lisa”. Un bosco di castagni, meta di passeggiate ed escursioni che non potrà più essere, come auspicato, fulcro di progetti di valorizzazione della zona denominata “fossa del lupo”. Nome, che con un atto di appropriazione simbolica, è passato ad indicare il cosiddetto “Parco” eolico. La imponente presenza delle pale non solo provoca disturbi, insonnia, cefalea e senso di vertigine in chi si avvicina, ma interferisce sull’attività degli insetti impollinatori e delle api, come hanno denunciato i produttori di miele della vicina Amaroni, sul passaggio di uccelli, come poiane e gazze, sulla produzione di castagne ed altri prodotti autoctoni, diminuita esponenzialmente dopo l’istallazione.

Ci proponiamo di monitorare la situazione con le seguenti proposte:

  • Raccolta firme, in collaborazione con l’associazione Controvento, indirizzata alla Regione per sensibilizzare sul controllo delle installazioni di nuovi impianti.  
  • Controlli sull’inquinamento del terreno (molte sono le testimonianze del passaggio notturno di numerosi carichi di materiale non identificato che sarebbe stato interrato al momento delle tracciature)
  • Controlli e analisi dell’acqua delle fontane pubbliche in prossimità degli impianti, largamente utilizzate dalla popolazione
  • Richiesta di informazioni sulla cessazione delle attività e smaltimento dell’impianto arrivato alla fine del suo ciclo di vita  
  • Richiesta di cessazione delle attività nelle ore notturne, quando il rumore degli impianti risulta più fastidioso

 

 

Patrizia Giancotti è docente di antropologia all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Da qualche anno vive a Palermiti, paese nativo di suo padre. Scrittrice, fotografa, autrice e conduttrice di programmi per RAI Radio 3, ha pubblicato centinaia di reportage e realizzato oltre cinquantina mostre fotografiche nel mondo, lavorando oltre dieci anni in Brasile dove ha ricevuto l’alta onorificenza del Cruzeiro do Sul per meriti culturali. Da qualche anno si occupa di dare valore alla nostra regione con reportage, programmi radiofonici, pubblicazioni e lavori audiovisivi. 

Tra le sue pubblicazioni il libro fotografico Bahia (A&A), con testi di Caetano Veloso e Jorge Amado, e Filoxenìa – L’accoglienza tra i Greci di Calabria (Rubbettino). Il suo ultimo lavoro audiovisivo sulla Calabria dal titolo “Esercizi di memoria” è stato presentato al MART Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.