Architettura sacra

 ARCHITETTURA SACRA

Dalle poche notizie riscontrate nel regesto vaticano si evince che sul territorio di Guardavalle erano presenti venti edifici sacri tra chiese e conventi. Attualmente se ne contano solo nove alcune delle quali versano in una condizione di forte degrado

Ad iniziare la costruzione della Basilica di San Carlo Borromeo fu il Vescovo Fabrizio Sirleto, per rendere omaggio alla memoria di San Carlo Borromeo. I lavori iniziarono nei primi anni del ’600, ma la costruzione non venne mai portata a termine, probabilmente a causa della morte del vescovo mecenate, che aveva stanziato sessanta mila scudi per la sua costruzione. Lo stile della struttura è di puro stampo neoclassico. Anche se sommerso da successive costruzioni (alcune delle quali addirittura sono state erette all’interno usando materiale di spoglio della stessa chiesa) mostra ancora tutta la sua imponenza. Il grandioso arco in granito della facciata ha un’altezza di circa 15 metri. L’interno è formato da due vani a pianta quadrata uno dei quali coperto con volta a crociera.

La Chiesa Matrice, viene citata come già esistente in alcuni documenti della prima metà del 1500. L’esterno della costruzione è caratterizzato da una linea architettonica che sta tra il neoclassico e il barocco. L’interno si caratterizza da una navata unica coperta con volta a botte e transetto a pianta quadrata con cupola affrescate nel XIX secolo. Lungo l’unica navata si aprono tre cappelle: la prima è dedicata a Sant’ Agazio e ne conserva la statua e il Reliquiario. Nella seconda fa bella mostra una grande pala d’altare dipinta agli inizi del ’700 dal pittore Tommaso Martini di Bivongi, discepolo di Francesco Solimena. La composizione artistica rappresenta la Madonna del Rosario a cui la cappella è dedicata. La terza cappella è intestata all’Immacolata ed è legata alla storia del casato Spedalieri.

Chiesa del Carmine, edificata nella parte bassa del paese in corrispondenza del primitivo nucleo abitato, si presenta come una costruzione secentesca ma è certamente di epoca anteriore alla data riportata sul portale litico dell’ingresso principale (1686) che è certamente la data di quando fu scolpito o murato. Il portale secondario, di uguale fattura e materiale, è sovrastato da una insegna nobiliare dei Sirleto. L’interno originariamente era caratterizzato da una unica navata coperta con volta a botte e da diverse cappelle gentilizie che ormai non esistono più. L’attuale impianto architettonico si presenta ad unica navata con copertura piana di sottotetto e presbiterio a pianta quadrata coperto da una bellissima cupola affrescata del ‘600, unico esempio in Calabria realizzata dal pittore Giuseppe La Rosa e che rappresenta diverse scene bibliche.  Particolarmente interessante è anche l’altare principale, ad intarsi marmorei policromi, del ‘700 con un’artistica pala baroccheggiante che incornicia l’icona centrale. Due pale dipinte di antica fattura sulle pareti laterali del presbiterio raffigurano una il cardinale Carlo Borromeo e l altra la Madonna del Carmine.

La Chiesa del Purgatorio, anch’essa dei primi decenni del 1600, originariamente si presentava con un unico vano coperto a botte e presbiterio rialzato. Con gli ultimi restauri è stato portato il presbiterio allo stesso livello della navata e nelle arcate delle pareti longitudinali, posizionate delle tele dipinte trovate nella chiesa matrice.

La Chiesa di Santa Maria di Marasà, che risale alla seconda metà del ’300, è dedicata alla Madonna dell’Assunta. Annesso alla chiesa, sorge un convento basiliano del ‘200, che in epoche recenti ha subito rimaneggiamenti.

1 Basilica S. Carlo Borromeo.jpg7 Chiesa del Carmine2 cupola.jpg5 Chiesa Matrice2.jpg3 Basilica S. Carlo Borromeo3.jpg10 Chiesa di Santa Maria e Monastero loc. Marasa.jpg8 Chiesa del Purgatorio.jpg4  Chiesa Matrice1.jpg2 Basilica S. Carlo Borromeo2.jpg6 Chiesa del Carmine.jpg9 Chiesa di Santa Maria e Monastero loc. Marasa1.jpg