Inquadramento Urbano
Inquadramento territoriale
Guardavalle è un paese di 4422 abitanti, posto al confine sud della Provincia di Catanzaro. Il suo territorio ha una superficie di circa 60 Kmq e si estende dal Mar Jonio ai 1100 m s.l.m. di Elce della Vecchia, in prossimità delle Serre. La vallata in cui si adagia è posta alle falde orientali del monte Pecoraro ed è attraversata dalle fiumare Assi, Lunari e Patèlla. Ha una fascia costiera di 4,1 km, caratterizzata da dune marine e spiagge di sabbia silicea bianca, (zona S.I.C. - Sito di Interesse Comunitaria). Di alto interesse ambientale-turistico sono: la parte montana, sede di un patrimonio forestale importante composto da lecci, faggi, querce, abeti bianchi e castagni; il borgo di Pietracupa; le vicine cascate e le gole del torrente Assi;i cosiddetti Calanchi (presentiin varie parti del territorio), la vallata di Coscinù, le Cascate di Pietracupa. La sola fiumara Assi è da considerarsi un museo ambientale all’aperto, disseminata da resti archeologici, monasteri, insediamenti rupestri, masserie, cascate, numerosi mulini e trappeti; affascinanti sono le sue cascate e la rupe di “Maiorana” nonché tutto la flora e la fauna selvatica.
Origini
Le incursioni saracene e l’avanzare della malaria nelle campagne abbandonate spinsero gli abitanti di Guardavalle a cercare rifugio e riparo in luoghi più sicuri. Non è ancora stato possibile stabilire una datazione certa, ma l’ipotesi più attendibile è che il paese sia sorto nell’attuale sito tra l’ottavo e il nono secolo.La caratteristica principale dell’agglomerato è la sua posizione nascosta, diversa dagli altri centri storici del comprensorio, che per gli stessi motivi difensivi hanno scelto postazioni a controllo della costa. Guardavalle, infatti, non si scorge se non quando ci si arriva.
Il Casale di Guardavalle (equivalente alla odierna “circoscrizione”) era compreso nella Contea o Università di Stilo (confederazione di sei paesi Stilo, Guardavalle, Pazzano, Stignano, Riace e Camini equivalente all’odierno “comune”). Il documento più antico in cui ricorre il nome di Guardavalle è dell’anno 1145 e ci viene dal Regesto Vaticano presso la Biblioteca Apostolica Vaticana; si tratta del diploma in cui Ruggero II confermava all’Abbazia di San Giovanni Terestis le donazioni del padre e nel delimitarne i confini menzionava Guardavalle. Divenne comune autonomo nel 1799 ad opera del Generale Championnet.
Urbanistica e Architettura di Guardavalle
Il centro storico di Guardavalle è un agglomerato urbano di piccole abitazioni sviluppatosi intorno ad importanti palazzi di famiglie nobili o possidenti, a luoghi di culto (chiese, cenobi o monasteri), o ad architetture militari (torri di avvistamento e difesa). È scaturito da un lungo processo di trasformazione e interazione fra l’ambiente e le attività umane, dapprima lungo la vallata del torrente Guardavalle (o Patella) e successivamente verso il monte Cinnarella (Cinnareja). Quasi baricentrico rispetto a queste due emergenze naturali si snoda, la via principale del paese, corso Sirleto, lungo il quale si allargano le due piazze più rappresentative: piazza Immacolata (a Fhicarazza), piazza dei Martiri e Jindari e pazza del Rosario, dove si fronteggiano palazzo Salerno e la chiesa Matrice o del Rosario. Da questo asse centrale si dipanano le vie principali verso valle e verso monte che a loro volta si ramificano in infinite viuzze. Pochissimi sono gli slarghi tra le case, moltissime sono invece le strette vie collegate tra di loro trasversalmente da stretti passaggi a volte coperti (lamie) e da ballatoi che collegavano ai piani superiori due abitazioni dello stesso nucleo familiare.